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A Salty Dog si trova in 19ª posizione!
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Altri testi tradotti di Procol Harum
E' un caso come quello di Bohemian Rhapsody: su una musica bellissima un testo non all'altezza.
E' una delle 4 più belle canzoni dei Procol Harum, che con "A whiter shade of pale" possono concorrere per la migliore canzone degli anni '60 (anche in quel caso c'è un testo mediocre su una base musicale strepitosa).
Questo e' il motivo per cui i Beatles, con alcuni brani bellissimi sia nella parte musicale che nel testo (Let it be, Hey Jude, Yesterday) sono superiori. ↩ Rispondi
Anche se penso che non muore rotondo quello che nasce quadrato.
Coglione ! ↩ Rispondi
"Yesterday": it is funny as the original lyrics when the music was written down and deposited it was not the one we know today "Yesterday/all my troubles seems so far away/ etc.", but "Scrambled eggs/Oh my baby how I love your legs/Not as much as I love scrambled eggs/We shoud eat some scrambled eggs". And Scrambled eggs was the title that was used for this song until something more suitable was written as lyrics.
Hey Jude's original title was "Hey Jules", and it was intended to comfort Julian Lennon from the stress of his parents' divorce after Lennon's affaire with Yoko Ono. Paul McCartney composed it in his car on the journey down to Cynthia and Julian.
Songs may be great or run of the mill. Critics varies wether from British or foreigners. Most of the beauty depends on the music and armony.
Quincy Jones described the Beatles as “the worst musicians in the world”.
The point is that you do not need to be a good musician to be a good composer.
Non è bello ciò che è bello, mentre è bello ciò che piace! ↩ Rispondi
Non tenterei nemmeno un paragone con A Salty Dog.. ^_^ ↩ Rispondi
...let no one leave alive! giustamente va tradotto "nessuno si tiri indietro"! e Fortress bold in "nessuna fortezza ardita", non foresta.
Per il resto...pura magia sensoriale.
A salty dog this seaman's; log your witness, my own hand ! ↩ Rispondi
Sentirlo ora dopo quasi 40anni (sono del ’63) mi ha fatto “trasalire” e di colpo sono salito sulla macchina del tempo che mi riporta a quei tempi, quei momenti che si erano assopiti sono stati bruscamente risvegliati da questa melodia.
Dall’alto del mio volo mi rivedo seduto davanti alla TV assieme a mamma e papà.
Brividi. ↩ Rispondi
Che belle persone continuano ad essere al mondo. ↩ Rispondi
resterà per sempre nella storia della musica moderna.
E' un capolavoro di bravura! ↩ Rispondi
no one live alive significa '' nessuno se ne stia con le mani in mano'' cosa che si sposa anche meglio col significato delle parlole del capitano ↩ Rispondi
Sono del '77 e pur non potendo avere i vostri ricordi, devo dire che questa canzone è meravigliosa...
La senti e ti sconvolge... ti lacera l'anima (se ce l'hai!).
Grazie a Carlo Verdone che me l'ha fatta conoscere in una memorabile scena di "Compagni di Scuola". ↩ Rispondi
Si intende che il comandante grida: "spegnete il fuoco della cucina!.. e che nessun (tizzone) resti ancora "vivo"! (acceso)....Questo era il primo ordine che un comandante dava quando la nave affrontava tempeste o battaglie. Era da evitare che a causa di qualche scossone si spargessero i tizzoni ardenti per la nave con conseguenti disastrose conseguenze....Credo quindi che questo sia il senso della frase...quanto al cuoco (figura assai apprezzata in quelle situazioni) era meglio che stesse dov'era...e vivo possibilmente!... :)
Grazie ed un caro saluto
Giulio ↩ Rispondi
Troppo bella questa canzone!
Nostalgia struggente.... ↩ Rispondi
Sono d'accordo con te "un vero tuffo nel passato"!!!!! ↩ Rispondi
I'VE READ ABOUT IT ALL, ALLRIGHT?!?
SOME HAVE SAID THAT IT'S A QUESTION OF SEX AND SOME HAVE SAID THAT IT'S A MATTER OF
MASTURBATION-WISE THING...
IT ALL HAS TO DO WITH THE
MAIN TEMA: "WE'VE RUN AFLOAT",
AND ITS EXPLANATION, WHICH IS:
THE SHIP IS WATER-FILLED !!!
NOW, WITH THE SHIP FULL OF WATER, OF COURSE THE CAPTAIN
WOULD ASK EVERYONE ON DECK
READY TO HELP, INCLUDING THE
COOK (TO BE REPLACED...)
FORGET THE PRIMORDIAL MATTER
OF SEX-RELATED MESSAGE AND
PLS FOCUS ON THE ONLY THING THAT MATTERS: WE HAVE TO SAVE OUR LIVES, ON A LAND OF
"WHITE SAND AND BLUE SEA", WHICH HAS NOTHING TO DO WITH
A WOMAN'S BODY. CAN YOU RECKON WITH THAT ?!? ↩ Rispondi
Tutti in coperta, ci siamo disincagliati, io sentii il capitano gridare. Controllate la nave, rimpiazzate il cuoco e nessuno sia lasciato vivo (nel senso: nessuno si tiri indietro). Attraverso gli stretti, intorno a capo Horn: quanto lontano possono volare i marinai? Un percorso tortuoso, un viaggio di tortura e nessuno (dell'equipaggio) fu lasciato vivo (cioè "risparmiato"). Noi navigammo per zone sconosciute agli uomini, dove le navi tornano a casa per morire. Nessuna vetta invalicabile, nessuna foresta impenetrabile poteva sfidare l'occhio del nostro capitano. Allo scadere del settimo giorno di mal di mare siamo approdati. Una sabbia così bianca, un mare così blu, un posto nient'affatto terribile. Noi facemmo esplodere i cannoni, bruciammo l'albero maestro e remammo dalla nave fino sulla spiaggia. Il nostro capitano gridava, noi marinai pianggevamo, le nostre lacrime erano lacrime di gioia. Ora molti mesi e molte estati sono trascorsi da quando abbiamo toccato terra. Un lupo di mare, questo marinaio! Le mie mani (callose) ve lo possono testimoniare.
Mimmo ↩ Rispondi
Cioè: il contastorie (ther is always a guy in each group of friend who is a good story teller, also fake stories!) racconta un fatto spaventoso (e nventato) tanto per far spaventare le femmine. E una di loro impallidisce moltissimo. Tutto qui. Nothing cryptical in Procol Harum songs. Semmai la vostra traduzione dei Dik-Dik è criptica e narra forse di un approccio a una escort... Nothing to do with the real meaning in the original song. Covers are not necessarily a translation of the real ones! Ciao. ↩ Rispondi
Nostra? ????
Magari fossimo tutti novelli MOGOL !!!
Ovviamente quella versione del grande Giulio Rapetti non ha nulla di tradotto dal brano dei Procol Harum.
Personalmente la preferisco al testo criptico di Gary Brooker & C.
Almeno racconta una storia.
Ma questo è solo il mio modestissimo parere.
Bye ↩ Rispondi
Procol Harum has a cryptical name, but not lyrics for English mother tongue. Maybe DikDik (Equipe84,, Orme, Battisti, Zucchero, etc.) are more cryptical in their lyrics.You get it? ;-))) ↩ Rispondi
( il testo se non lo sapete est stato tradotto anche in latino)
comunque ED ALTRO
se zucchero che io ho visto esibersi in quel di CHIARI brescia
con i procol harum
ha fatto la cover
vuol dire una cosa sola
che ha riconosciuto in questa canzone
le estreme qualita' della canzone
a mio parere immensa sia per musica che testo
YOUR WITNESS MY OWN HAND ↩ Rispondi
Non è tanto il testo nebuloso o no, tradotto bene o no ma il pensiero/emozione che trasmette.
Pure io la vorrei suonata al mio funerale (spero il più tardi possibile ovvio). Un abbraccio a tutti quelli/e che apprezzano le emozioni trasmesse da una musica/canzone ↩ Rispondi
Non è un caso che la canzone sia stata scritta in quel periodo, fine anni sessanta, quando i giovani erano in fermento e volevano sperimentare e viaggiare. E poi non dimentichiamo che quelli sono gli anni delle missioni apollo per la luna, che mi hanno emozionato al punto da spingermi a iscrivermi ad ingegneria elettronica all'università.
Stranamente non sono mai riuscito a sapere il titolo di quel pezzo musicale nè il gruppo che lo suonava. Solo recentemente ho scoperto che la canzone che ho ascoltato per la prima volta al matrimonio di mia zia (quando avevo dieci anni) e che non è mai tramontata si intitolava "A whiter shade of pale" ed era cantata da un gruppo che si chiamava Procol Harum. Qualche sera fa, in vena di nostalgia, ho digitato su google "avventura bruno modugno" e finalmente ho rintracciato il brano 'A salty dog'. L'avrò riascoltato non so quante volte.
Ho letto tra i commenti che per qualcuno il testo non è all'altezza della musica. A me piace, è semplice e profondo allo stesso tempo, come deve essere l'avventura.
Purtroppo il periodo delle esplorazioni è finito da un pezzo; però se intendiamo l'avventura in senso lato allora questo brano avrà sempre un senso. ↩ Rispondi
Un lupo di mare.
Tutti a bordo, stiamo galleggiando.
Sentii il capitano gridare: esplorate la nave; sostituite il timoniere (la nave è stata conquistata, ovvero chi non era d'accordo è stato eliminato); non lasciate che qualcuno scappi vivo.
Attraverso gli stretti, doppiando i capi (non per forza Capo Horn): quanto possono andare lontano i marinai?
Una via tortuosa, la nostra tormentata rotta; e nessuno lasciato vivo (di chi non voleva, alla partenza).
Viaggiammo per zone sconosciute, dove le navi vanno a morire.
Nessuna alta vetta nè massiccia fortezza potevano ostacolare la vista del nostro capitano.
Al settimo giorno di mal di mare arrivammo al nostro porto finale.
Una spiaggia così bianca, un mare così blu, un posto per nulla mortale.
Sparammo il cannone, bruciammo l'albero maestro e remammo dalla nave alla spiaggia.
Il capitano gridò (come conclusione del viaggio);
noi marinai piangemmo: le nostre lacrime erano espressione di gioia.
Ora molte lune e molti giugni (il mese di quell'ultimo viaggio) son passati da quando arrivammo.
Un lupo di mare e questo diario, scritto dalla mia mano, sono testimoni per voi. ↩ Rispondi
Il Lupo di Mare
Procol Harum – 1969
“Marinai in coperta, stiamo galleggiando!” sentii gridare il Capitano.
“Controllate la nave! Cambiate il timoniere: nessuno si tiri indietro!”
Attraversando le difficoltà attorno Capo Horn, quanto lontano possono volare i marinai ?
Un percorso tortuoso, la nostra tormentata rotta, e nessuno fu risparmiato.
Noi navigammo per luoghi sconosciuti agli uomini, dove le navi tornano a casa per morire.
Nessuna vetta invalicabile, nemmeno una fortezza ardita, poteva uguagliare lo sguardo del nostro Capitano.
Al settimo giorno di mal di mare siamo approdati.
Una spiaggia così bianca, un mare così blu, un luogo per nulla estremo.
Noi fondemmo i cannoni, bruciammo l’albero maestro e remammo dalla nave alla costa.
Il Capitano piangeva, noi marinai piangevamo: le nostre lacrime erano lacrime di gioia !
Ora che molti mesi e molte estati sono passate da quando sbarcammo,
un Lupo di Mare, questo marinaio, lo testimonia questo libro di bordo scritto di mio pugno. ↩ Rispondi
“Tutti in coperta, ci siamo disincagliati con l’alta marea!” sentii il capitano gridare.
“Controllate la nave, rimpiazzate il timoniere e nessuno resti con le mani in mano”.
Attraversare lo stretto, doppiando capo Horn: oltre il punto più estremo dove possano spingersi i marinai.
Un percorso tortuoso, il nostro viaggio tormentato e nessuno fu risparmiato.
Eravamo partiti per luoghi sconosciuti e inesplorati, dove le navi vanno a morire.
Nessuna alta vetta, nessuna massiccia fortezza poteva superare lo sguardo sicuro del nostro capitano.
Dopo sette giorni di mal di mare trovammo la nostra destinazione finale.
Una sabbia così bianca, un mare così blu, un posto ultraterreno.
Sparammo un colpo di cannone, bruciammo l’albero maestro e remammo dalla nave fino alla spiaggia.
Il nostro capitano impartì gli ordini, noi marinai piangemmo, le nostre lacrime furono lacrime di gioia.
Ora molte lune e molte belle stagioni sono trascorse da quando abbiamo toccato terra.
Questo diario di bordo (scritto) di mio pugno vi sia testimone. (In fede) un lupo di mare. ↩ Rispondi
"we've run afloat = siamo a galla (si aspettava l'alta marea, per uscire dai porti!)
"a twisted path, our tortured course" = la nostra rotta tortuosa era un cammino contorto
"nor fortress bold" = "e nessuna orgogliosa fortezza"
"no mortal place at all!" = un posto non da mortali (= un Paradiso)
"we fired the gun" = "sparammo un colpo di cannone"
"This seaman's log, your witness in my own hand" = ve lo certifica questo libro di bordo, scritto di mio pugno. ↩ Rispondi
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