Tutti i testi di Boy George con traduzione

Il personaggio


Autore di canzoni (soprattutto dei testi) e Icona (società)|icona culturale a tutto campo, giunto alla celebrità, negli anni ottanta, col suo primo gruppo, i Culture Club, George O'Dowd, oltre che come Boy George, ha inciso e prodotto, e continua tuttora a farlo, sotto diversi pseudonimi (Angela Dust) oppure celato dietro progetti collettivi (Jesus Loves You, Dubversive) o band solo virtualmente tali, di cui costituisce sempre il componente fondamentale, quando non addirittura l'unico (come nell'ultima trovata, che risponde al nome di The Twin).

In tutti i casi, come è evidente a colpo d'occhio, si tratta di cosiddetti «nomi parlanti» (come era già con «Culture Club», traducibile come "Club culturale", o con i nomi provvisori inizialmente adottati dalla band - cfr. infra).

«Angela Dust» è infatti un palese richiamo all'espressione inglese «angels' dust», la "polvere degli angeli", in cui è chiaro il riferimento all'allucinogeno fenciclidina.

«Jesus Loves You» è addirittura una vera e propria frase di senso compiuto, che significa "Gesù ti ama" o "Gesù vi ama", e che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, se non del chiarimento che, nonostante la scelta del personaggio che rappresenta il Cristianesimo per antonomasia, il progetto è per lo più basato sulla commistione di elementi religiosi di diversa provenienza, soprattutto orientale, legati in particolare al movimento Hare Krishna.

«Dubversive» è una parola macedonia costituita da «dub» "doppio" (anche nome di un sotto-genere del reggae) e «subversive» "sovversivo", suggerendo l'idea di anarchia musicale, un essere (o alter-ego) completamente al di fuori del sistema artistico stabilito (e, non a caso, l'album relativo non verrà mai pubblicato, proprio per non scendere a compromessi di alcun tipo).

«The Twin», infine - recentissimo progetto, in cui l'artista riprende il look estremo del performer Leigh Bowery - il cui significato collettivo è "i gemelli", ma che può essere tradotto anche al singolare, "il gemello", riprende il tema del doppio e si pone come richiamo ambivalente, da una parte al segno zodiacale del cantante, nato, appunto, sotto il segno dei Gemelli (che in inglese si dice, in realtà, «Gemini», dal latino, ma lo stesso George ha sottolineato il particolare), e dall'altra al look letteralmente rubato a Bowery, copiato fin nei minimi dettagli, dalle sue particolarissime mise che sfidano la gravità al trucco pesantissimo ed estremamente teatrale, già adottato da O'Dowd, nel musical da lui stesso composto, musicato ed interpretato, Taboo, basato sulla colorata vita nei club gay degli anni ottanta, in cui l'artista ha però deciso di interpretare, invece che se stesso (uno dei personaggi in scena), proprio il controverso ruolo di Leigh Bowery, a quanto pare fatto su misura per il suo continuo bisogno di sperimentazione, specie di valvola di sfogo creativo, che avrebbe poi dato vita, come lui stesso ha dichiarato, in rete, su MySpace, nella pagina da lui scritta, al più recente dei suoi progetti, appunto, The Twin.

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