Tutti i testi di Sia Furler con traduzione

Esordi (1975-1997)

Sia è nata ad Adelaide, in Australia, ed è cresciuta in una famiglia di musicisti: il padre Phil suonava in diversi gruppi, mentre la madre Loene Furler era cantautrice (entrambi i genitori suonavano in un gruppo rockabilly chiamato The Soda Jerx). Dopo aver studiato anche in Italia (a Ivrea) e, dopo esser ritornata ad Adelaide, prese parte ad una formazione indie di acid jazz chiamata Crisp, che pubblicò due album intitolati Word and the Deal (1996) e Delirium (1997). In seguito a questa esperienza, nel 1997 Sia pubblicò un proprio album solista intitolato OnlySee con un'etichetta discografica indipendente ora non più in attività (Flavoured Records).

Healing is Difficult, Colour the Small One e Zero 7 (1997-2006)


Nel 2000 firmò un contratto con la Sony Music tramite la sotto-etichetta DancePool. Ciò segnò il suo debutto con una Etichetta discografica#Le major|major grazie alla pubblicazione dell'album Healing is Difficult, un mix eclettico di R'n'B e jazz.
Healing is Difficult fu accolto positivamente dalla critica e portò Sia ad essere definita come la nuova Lauryn Hill o Nelly Furtado da parte di alcuni settori della stampa. Il disco include due brani diventati molto popolari nel Regno Unito: Drink to Get Drunk e Little Man, oltre al singolo Taken for Granted (numero 10 nella UK Singles Chart). Tuttavia, in seguito a conflitti con la casa discografica, Sia lasciò la Sony Music e firmò con la Beat Records, una consociata della Universal Music Group.

Nel 2003 la Furler pubblicò un EP dal titolo Don't Bring Me Down, che fu anche utilizzato come canzone di chiusura del film francese 36 Quai des Orfèvres. Il suo secondo album, intitolato Colour the Small One, fu pubblicato in Australia nel gennaio 2004 ed in Europa l'anno seguente. Inoltre ha raggiunto la posizione numero 26 della Billboard 200. Quest'album downtempo vide Sia impegnata in un misto di strumenti acustici e di elettronica e questo la fece paragonare ad artiste come Dido e Sarah McLachlan. L'album contiene The Bully: una collaborazione con il musicista statunitense Beck Hansen. Altre tracce sono state scritte con la collaborazione di Beck e Samuel Dixon.

All'inizio del 2005, Sia si separò dalla Go! Beat Records, delusa dallo scarso impegno di quest'ultima nel promuovere l'album.
Nel frattempo Breathe Me cominciò a farsi notare internazionalmente grazie all'inserimento della canzone nell'episodio finale della serie televisiva Six Feet Under. La canzone fu accreditata alla Astralwerks (che produsse anche la colonna sonora del telefilm) e, grazie all'accoglienza positiva, tutti i diritti di Colour the Small One furono presi dalla Astralwerks che pubblicò l'album per gli Stati Uniti all'inizio del 2006.
Sia andò in tournée negli States per tutto il 2006, promuovendo l'album e anche la pubblicazione in DVD della quinta stagione di Six Feet Under. La ripubblicazione americana del disco contiene quattro tracce bonus: Broken Biscuit (dall'EP Don't Bring Me Down), Sea Shells (la B-side di Breathe Me nel Regno Unito) e due versioni remixate da Four Tet e Ulrich Schnauss di Breathe Me.

In aggiunta alla sua carriera da solista, la Furler ha fatto da cantante agli Zero 7 all'interno dei loro singoli Destiny e Distractions contenuti nel loro album di debutto, Simple Things (2001). Il secondo album degli Zero 7, When it Falls (2004), vede Sia dar voce a Somersault e Speed Dial No. 2. Il loro terzo album, The Garden, pubblicato nel maggio 2006, vede sei collaborazioni con la Furler, tra le quali due canzoni (Throw it All Away e You're My Flame) pubblicate come singoli nel Regno Unito ed in Nord America.

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