Tutti i testi di Pippo Pollina con traduzione

Vive da anni in Svizzera, a Zurigo, la sua fama in Italia (pur cantando prevalentemente in italiano) è arrivata invece assai in ritardo, pur essendosi esibito ed avendo collaborato con altri artisti e gruppi di grande fama internazionale.

Gli inizi con gli Agricantus

Pippo Pollina nasce a Palermo il 18 maggio 1963. Pur iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell'ateneo palermitano, studia sin da ragazzo la chitarra classica e la teoria musicale. La sua storia artistica inizia, sempre a Palermo, nel 1979, dove fonda un gruppo musicale e culturale, gli Agricantus, che segneranno una fase importantissima nella ricerca delle tradizioni musicali popolari sia della Sicilia e dell'Italia del Sud, sia dell'America Latina. Gli Agricantus iniziano a dare concerti in Italia e all'estero; contemporaneamente, Pollina svolge un'intensa attività di divulgazione nelle scuole medie e superiori Nel 1983 Pippo Pollina inizia a collaborare come giornalista al mensile I Siciliani, fondato e diretto dallo scrittore Giuseppe Fava; un'esperienza formativa decisiva, che si interromperà pochi mesi più tardi, quando Giuseppe Fava viene assassinato dalla mafia a Catania. Socialmente e politicamente assai impegnato, Pollina non si ritrova nel clima italiano degli anni ottanta e, nel 1985, abbandona gli studi e l'Italia e parte per una sorta di peregrinare senza meta in tutta Europa. È in Ungheria, nella ex DDR, in Inghilterra, in Francia, in Austria, in Olanda, passando per la Germania e per la Svizzera, fino alla Scandinavia. Per vivere fa letteralmente di tutto, arrivando a fare il musicista di strada e a esibirsi nei ristoranti; racconta le sue storie e ne raccoglie delle altre. Con la musica rompe letteralmente ogni barriera, ogni frontiera, ogni divisione di cultura e di lingua (si impadronisce tra l'altro assai presto della lingua tedesca). Notato casualmente da un celebre cantautore svizzero tedesco, Linard Bardill, viene da lui invitato, nel 1987, a partecipare a un progetto discografico in lingua romancia, intitolato I nu passaran (?Non passeranno?) e ad una tournée che tocca la Svizzera, il Belgio e la Germania.

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