Tutti i testi di Nick Drake con traduzione

Nicholas Rodney Drake (Yangon, 19 giugno 1948 – Tanworth-in-Arden, 25 novembre 1974) è stato un cantautore inglese.

Nato in Birmania dove il padre Rodney, ingegnere, si era trasferito per lavoro insieme alla moglie Molly e alla figlia maggiore Gabrielle nota in Italia per esser stata il tenente Gay Ellis nella serie televisiva UFO (serie televisiva) del 1969-1970, Drake trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Tanworth, nel Warwickshire, per poi frequentare il Fitzwilliam College a Cambridge, dove studia letteratura inglese. Fin da piccolo dimostra un grande interesse per la musica, passione trasmessagli dalla madre. Dal carattere schivo e riservato, a metà degli anni sessanta inizia a suonare la chitarra con i compagni di college e ad incidere pezzi folk-rock in cui emergono già le tematiche che caratterizzeranno la sua discografia: il blues, la passione per Bob Dylan, la poesia simbolista francese e il romanticismo inglese.
Gli inizi

Negli anni del college ha opportunità di esibirsi più volte dal vivo con i Fairport Convention. Proprio Ashley Hutchings dei Fairport Convention gli procura nel 1969 un'audizione con il produttore Joe Boyd, che lo mette sotto contratto per la Witchseason Production. Nello stesso anno esordisce con l'album Five Leaves Left, prodotto dallo stesso Boyd, che però riceve un'accoglienza di pubblico e critica piuttosto tiepida.

Per promuovere l'album, Boyd organizzò per lui una serie di concerti in giro per l'Inghilterra, ma Drake non era pronto a sostenere il brusco contatto con la gente dei pub o dei piccoli teatri. Ogni canzone richiedeva un'accordatura diversa e, quindi, tempo. Drake non si poteva definire un "animale da palcoscenico" anzi, si limitava a sedersi e a sussurrare le sue canzoni guardando per terra, mentre il pubblico beveva, parlava ad alta voce e faceva rumore ignorando la sua musica. John Martyn, amico di Drake (al quale ha dedicato la canzone "Solid Air"), con le sue stesse parole disse:
« Io potrei suonare dovunque, se la gente non sta zitta gli urlo di fare silenzio... Nick, semplicemente, non poteva. »

Scoraggiato dal risultato della tournée, a metà delle date Drake abbandonò il tour e ritornò a casa dei genitori iniziando il suo declino.
"Bryter Layter" e "Pink Moon"

Il secondo lavoro, Bryter Layter, fu pubblicato l'anno successivo. Più maturo e brioso, ricco di sfumature jazz e orchestrali, l'album si avvaleva di collaborazioni prestigiose quali quelle di Richard Thompson, Dave Mattacks e Dave Pegg dei Fairport Convention e quella di John Cale, ex-Velvet Underground. Nonostante il risultato artistico, anche questa volta il lavoro passa quasi inosservato. Poco più tardi, Joe Boyd vende la Witchseason Productions alla Island Records e lascia l'Inghilterra per recarsi a lavorare negli USA. È questo il momento in cui Drake cade seriamente in depressione e inizia a dipendere dai farmaci. Nel 1972, con il tecnico del suono John Wood in veste di produttore, e tra mille difficoltà legate alla sua condizione clinica, dà alla luce il suo terzo album, Pink Moon: un disco struggente, innovativo e inquieto fatto di canzoni per sola chitarra e voce (a parte qualche nota di pianoforte nella title-track), vero e proprio testamento musicale di un pur così giovane autore. Alcuni mesi dopo, un soggiorno in Francia sembra quietarlo ma per poco. Nel 1974, telefona a John Wood dicendogli che si sente pronto per registrare altre canzoni. Joe Boyd, tornato nel frattempo in patria, accetta di presenziare alle sessioni di registrazione: a posteriori le ricorderà come "terrificanti":
« Nick era in uno stato terribile, non era in grado di suonare e cantare allo stesso tempo, per la prima volta dovemmo registrare prima la chitarra e poi la voce. »

Drake registra quattro canzoni, ancora non tutte complete, nel febbraio 1974 ed un'altra, Tow The Line, nel luglio seguente: è questa probabilmente la sua ultima incisione in assoluto.
La morte

Il 25 novembre del 1974, nella grande casa dei genitori ("Far Leys") a Tanworth-in-Arden, nei pressi di Birmingham, dove era ritornato a vivere dopo l'esperienza a Londra, Drake viene ritrovato morto da sua madre a causa di un'eccessiva dose di Tryptizol, un antidepressivo triciclico. Sul piatto dello stereo girava un disco dei Concerti brandeburghesi di Bach e sul comodino una copia de Il mito di Sisifo di Albert Camus. "Nick dormiva spesso fino a tardi, specie quando aveva notti agitate" dichiarò Molly Drake in una intervista, "Ma quella mattina era quasi mezzogiorno, così lo andai a svegliare. Quando aprii la porta, la prima cosa che vidi furono le sue lunghe, lunghe gambe..." L'ipotesi più accreditata resterà sempre il suicidio, anche se la mancanza di biglietti e la presenza in casa di farmaci ben più potenti e indolori per il medesimo scopo lascia aperti molti interrogativi. La sorella del cantante, Gabrielle Drake, nota al pubblico per il ruolo di comandante di Base Luna in S.H.A.D.O. il telefilm cult degli anni '70 ed apparizioni minori in altri film, nel documentario su Nick Drake "A skin too few", ha detto:
« Non credo che Nick volesse uccidersi, credo che le cose siano andate più o meno così: Nick ha vuotato la boccetta di pillole nella sua mano e se le è messe in bocca dicendo a se stesso: Al diavolo, se muoio pace, se non muoio da domani sarà tutto diverso »


I suoi genitori, in un'intervista dichiararono: "Eravamo così attenti a nascondere tutte le pillole potenzialmente pericolose perché eravamo seriamente preoccupati per Nick, non ci passò nemmeno per la testa che le stesse pillole prescritte dal suo medico potessero essere letali." ed ancora: "Quella notte, intorno alle tre del mattino, Nick scese in cucina e mangiò una scodella di cereali". Moltissime volte Molly, la madre di Nick, quando lo sentiva girare per la casa nel cuore della notte, si infilava la vestaglia e lo raggiungeva per parlare un po' con lui. "Quella notte, purtroppo, non lo sentimmo scendere." Di Nick Drake non esistono immagini video o in movimento eccetto due riprese fatte dal padre quando Nick aveva pochi mesi e, successivamente, quando aveva 3 o 4 anni.

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Claudio53 commento inviato 9 anni fa Dio, ma siamo cosi fragili Rispondi