Tutti i testi di Luciano Ravasio con traduzione

Luciano Ravasio (Presezzo, 11 luglio 1950) è un cantautore italiano. Laureato in lettere moderne, ex insegnante, si occupa di poesia dialettale e tradizioni popolari. È inoltre un apprezzato interprete della canzone bergamasca oltre che cantautore in lingua e in dialetto. Ha pubblicato numerose musicassette di canti popolari (Nóter de Bèrghem 5 voll.) e alcuni libri con supporto sonoro: Un secolo di canzoni bergamasche (1979); Bütiga de antiquare (1985); Il reame di Gioppino (1993); Pòta (1994); I löcia i Madóne (1995). Nel 2001 ha raccolto nel cd Cansù… tochèi de éta i brani più significativi della sua produzione. Nel dicembre 2003 è uscito il cd Com'è verde la mia valle, edito dal Centro Studi Valle Imagna. Nel nov. 2004 ha pubblicato il cd antologico L'è de 'Lbì (abbinato a L'Eco di Bergamo). Nel maggio 2005 ha interpretato il cd Pensér d'ü giramónd, omaggio agli ultimi versi di Tito Oprandi (cd con 10 brani musicati da Michelangelo Oprandi). Nel nov. 2006 ha pubblicato il cd Album de famèa (abbinato a L'Eco di Bergamo), con lo stesso quotidiano è uscito nel dicembre 2010 il cd L'è sà Nedàl Ha collaborato per diversi anni con la Rai regionale come musicista e come autore radiofonico, curando la trasmissione "Lunario lombardo"; per la tv nazionale ha interpretato canzoni, ballate e ideato colonne sonore. È stato per anni animatore della rubrica "Tradizioni popolari" su Bergamo Tv. In collaborazione col burattinaio Pietro Roncelli ha recuperato e ripropone la storia del brigante brembano Pacì Paciana. Suo il volume Il poeta Pietro Ruggeri (Ol Rugger de Stabèll) nella collana "Contributi allo studio del territorio bergamasco"(Provincia di Bergamo, 1999). Per l'Eco di Bergamo ha curato la pagina domenicale dedicata alla cultura di tradizione ("Aria di casa") e collaborato agli inserti sul mondo popolare (Dìghet del bù, Rebelòt).

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Giorgio commento inviato 6 mesi fa Che dire?
È stato unico per sensibilità e intelligenza nell’interpretare la nostra tradizione e nel riproporla. Noi che ci siamo nati ne veniamo sublimati. Rispondi