Jethro Tull è un gruppo rock originario di Blackpool, in Inghilterra, fondato nel 1967 dallo scozzese Ian Anderson (flauto traverso e polistrumentista).
La band prende il nome dal pioniere della moderna agricoltura, Jethro Tull (1674-1741).
La loro musica è contraddistinta, soprattutto, dalla presenza dominante del flauto traverso, suonato dal carismatico leader Ian Scott Anderson.
Inizialmente con uno stile blues, i Jethro Tull hanno attraversato la storia del rock, passando per vari generi, dal classico al folk rock, dal progressive alla musica etnica, dal jazz all'art rock.
Hanno venduto più di 60 milioni di album in tutto il mondo.
Gli inizi blues (1967-1968)
Inizialmente la band, capitanata sia da Ian Anderson che dal chitarrista Mick Abrahams, era sostanzialmente orientata verso il blues. Il loro primo album, This Was (1968), mise in fila una serie di brani rock-blues tra cui spicca Song for Jeffrey.
Nel gruppo si aprì subito una discussione sulla direzione da prendere: vinse Ian Anderson e Mick Abrahams uscì dalla formazione andando a fondare i Blodwyn Pig con cui continuò la propria strada nel british blues.
I Tull si incamminarono lungo un percorso che flirta contemporaneamente con quattro stilemi che, con equilibri diversi nelle varie fasi della loro lunga vita, si possono individuare nella musica folk, nella musica jazz, nella musica classica, e ancora il blues, che resta comunque negli ingredienti della loro produzione. In quel periodo militò nella formazione per un breve periodo anche Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath, prima dell'arrivo del futuro compagno di lungo tempo dei Jethro Tull, il chitarrista Martin Barre.
Progressive rock (1969-1976)
Stand Up (1969) è il primo vero successo di Anderson e compagni. Passò alla storia soprattutto per la rivisitazione di una Bourée di J.S. Bach (dalla Suite per liuto n° 1 BWV 996). Ma nel disco si ritrovarono anche brani che ripresero le altre matrici A new day Yesterday (Blues) Jeffrey goes to Leicester Square (folk) e le ballate We Used to Know (ripresa nella progressione armonica anni dopo dagli Eagles per Hotel California) e Reasons for Waiting.
Ma la chiave del successo fu, oltre all'ormai definito stile jethro, nel suono del flauto e nella personalità di Ian Anderson.
L'ingresso a pieno titolo del flauto nel rock è merito soprattutto dei Jethro Tull, anche se è da ricordare qualche sprazzo dei Focus e di altri gruppi dell'epoca, fra cui i Moody Blues e i Genesis.
Dal vivo il flauto di Anderson, oltre che strumento musicale, divenne una vera appendice del corpo del leader, che con movenze da serpente o da demone ipnotizzò gli spettatori e li ammaliò con la sua voce da imbonitore o da caldo narratore.
Descrizione di Wikipedia (articolo originale)
Qui?
No,perché puoi anche non conoscere l'inglese ma manco l'italiano visto che qui testi e traduzioni, a dispetto del nome del sito ,non ne trovi più da mesi. ↩ Rispondi
Grazie! ↩ Rispondi
Sara' forse come dici tu, non lo metto neanche in dubbio, ma per un motivo di principio, le cose che so fare bene le faccio sempre, senza tirarmi mai indietro, mentre quelle che faccio male non le faccio mai.
Se tu sei più bravo di me fallo tu e tutti i fans dei Jethri Tull te ne saranno grati.
Distinti saluti. ↩ Rispondi
Per l'inglese dovrei rifarmi ai lontanissimi ricordi della scuola media inferiore, quindi e' giusto che lo faccia chi lo conosce bene.
Bouree e' la canzone più famosa dei Jethro Tull, quindi e' fondamentale, spero che Alessandro 67 ci ascolti, o un altro bravo, anche Gareth, se gli piacciono. ↩ Rispondi
- Bouree
- Inside
- Tick as a break
- Mother Goose.
Senza di queste, i Jethro Tull non esistono. ↩ Rispondi